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27 03 2013 | Rimini | Urbanistica, piani bocciati: i cittadini pensano al ricorso

Mercoledì, 27 Marzo 2013

mattone

Rimini | Urbanistica, piani bocciati: i cittadini pensano al ricorso


“Noi ricorreremo alle vie legali”, spiega il signor Enzo Montanari, insignito qualche anno fa dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi del titolo di maestro del lavoro, uno dei privati di Santa Giustina che ieri si è visto bocciare la variante al piano particolareggiato dal sindaco e dalla maggioranza in consiglio comunale. “Lo faremo sulla base di tutti i documenti che abbiamo nella mani, raccogliendoli nel corso degli anni, a cui aggiungeremo anche gli atti ufficiali della commissione territorio di lunedì scorso e del consiglio comunale di ieri”. Saranno i legali dei cittadini a stabilire le prossime mosse, ma quello che è certo è che da Santa Giustina, 9 famiglie, 21 proprietari, chiederanno i danni al Comune “definendo dai documenti quali siano state le inadempienze del comune dal 2005 fino alla conclusione di ieri sera (tra cui tutta una serie di espedienti tesi a rallentare dal marzo 2011 l’iter del nostro piano, dopo che in campagna elettorale per il sindaco ne erano stati approvati ben altri 20 piani). Le spese delle azioni legali sono elevate e va da sé, quindi, che noi matureremo ogni mossa con molta ponderazione”, dice Montananari. Tra le possibilità il ricorso al Tar o alla procura della Repubblica.
La prossima settimana sarebbero scaduti i termini per la nomina del commissario ad acta (domani sarebbe stata la death line per la nomina del commissario in relazione al piano di Celle, anch’esso bocciato ieri sera). “Dopo anni di lungaggini e cavilli, in fretta e furia sono stati convocati commissione e consiglio. In due giorni hanno fatto quello che non hanno fatto in due anni”, si sfogano i cittadini.


Del consiglio dicono sia stata una sceneggiata, qualcosa di preventivamente stabilito senza entrare nel merito del progetto. “La maggioranza ha fatto dei voli pindarici non comprensibili, non parlando per niente del nostro piano e delle questioni tecniche. Hanno solo attaccato il 5Stelle che non si sono presentati. Ma noi che eravamo l’oggetto del contendere siamo stati snobbati dal dibattito perché le decisioni erano state prese a tavolino dalla maggioranza su suggerimento del sindaco. Si vedeva benissimo ieri sera come il primo cittadino saltasse da un consigliere all’altro per indottrinarli”. Della minoranza Montanari dice che “ha inteso farsi carico dei problemi dei cittadini a spada tratta e con veemenza fino allo stremo delle forze, all’una e mezza quando è arrivata la bocciatura del nostro piano”.


Di seguito la lettera inviata ai giornali dal signor Enzo Montanari


"Dopo aver assistito al deplorevole teatrino della politica riminese durante il consiglio comunale del 26 marzo riguardante la delibera del 6 settembre scorso del ns.pp di via borghi e aver constato sulla mia pelle ove può arrivare il risultato della demagogia e strumentalizzazione ideologica da parte del gruppo di maggioranza non trattando l'argomento dell'ordine del giorno ma esclusivamente dei contrasti con il m5s e ripicche con l'opposizione che voglio ancora una volta ringraziare per la schiettezza con cui hanno difeso i diritti dei cittadini.


Durante il mio travaglio notturno ho occupato la mente riflettendo su quando 30 anni orsono per motivi di lavoro mi recavo saltuariamente in Ddr a trattare affari a Lipsia, Dresda e Berlino Est ove allora dominava il regime comunista e nulla si poteva fare, l'iniziativa delle persone era annullata in quanto solo il regime decideva cosa si poteva fare o doveva fare ed io con lui dovevo trattare. Qualche anno dopo mi sono trovato a Berlino Est in Alexander Plaz all'hotel Palace, che non c'è già più, ove dimoravano tutti i giornalisti italiani ed ho un bellissimo ricordo di una sera in cui ho cenato al tavolo di Lilly Gruber assieme al mio collega Bartoletti di Bolzano che era suo amico d'infanzia e che la consolava in quanto le aveva prese ed aveva un occhio nero (aveva osato troppo nel reportage del suicidio del sindaco).


Erano il 7-8-9 novembre 1989 ed alla ripartenza per andare in aeroporto al mattino alle 6,30 del 9 novembre, passando attraverso il famoso chek-point Charly al posto del solito mitra puntato addosso le guardie ci obbligarono a bere dello spumante in un bicchiere di plastica alle quali ironicamente chiesi cosa fosse successo di così importante. Mi risposero che era un gran giorno di festa per loro, in quanto era stato abbattuto il muro di Berlino ed allora nonostante che per me fossero svaniti tutti i progetti d'affari in corso con la vecchia Ddr, mi sono detto che tutto sommato ero felice di non dover più vedere un mondo fatto di prepotenza, arroganza, oppressione ed ingiustizia!! Infatti sono tornato a Berlino solo 10 anni dopo e subito ho visto un brulicare di gru che quasi oscuravano il cielo, si costruiva tutto nuovo con un entusiasmo ed un progresso indescrivibile il lavoro creava nuovo lavoro e la gente era finalmente libera di lavorare investire crescere in libertà.


Chi va a Berlino oggi (moltissimi i nostri giovani per studio e lavoro) resta a bocca aperta per i capolavori della moderna architettura a partire dalla nuova stazione ferroviaria il centro Sony i lavori del nostro Renzo Piano e tanto tanto altro che ancora continua a crescere ed a stupire! Fra una girata e l'altra in quanto insonne per la deplorevole ed umiliante serata trascorsa in consiglio comunale, mi sono detto: caro Enzo, non sarà che quel vecchio muro di cui rimangono solo i ricordi è stato trasportato a Rimini? Ma poi mi sono subito risposto, ma che te frega, Santarcangelo, Riccione, Bellaria, Verucchio, Roma, Milano non sono mica così,lasciano ancora spazio al fare usando ancora quel che si chiama buonsenso e non ottusità ideologica.
ENZO MONTANARI


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